Le origini del cavatappi.

Questo è uno degli strumenti fondamentali per un sommelier. Negli anni ha cambiato le sue forme, è stato ridisegnato e creato in diverse forme, fino a diventare un vero e proprio oggetto da collezione.
L’apertura di una bottiglia di vino non è un’azione da sottovalutare, è un vero e proprio rituale.
Come nasce il cavatappi?
Il primo prototipo di cavatappi nasce durante il 1400 e veniva usato per rimuovere con più facilità le palle di piombo dai cannoni e per pulire le pistole.
Nel 1680 gli inglesi iniziarono ad utilizzarlo come un apribottiglie, anche se dobbiamo aspettare fino al 1700 per far si che venga riconosciuto come tale, quando il Reverendo Samuel Henshall ottenne il patentino e le certificazioni.


ll primo esempio di cavatappi venne commissionato dai membri dell’alta società, i quali erano soliti chiedere agli artigiani di crearne personalizzati.
Divenne così un vero e proprio lavoro e i cavatappi iniziarono ad essere composti da materiali ricercati e pregiati come l’oro, l’argento e altri metalli preziosi.
Le donne andavano in cerca dei cavatappi più belli, considerati una vera e propria necessità da esibire come dei veri gioielli.
Gli uomini invece portavano i cavatappi all’interno dei loro bastoni da passeggio o all’interno delle catene dei loro orologi.


Il cavatappi nella storia.
Durante gli anni il cavatappi è diventato sempre più pratico e il suo utilizzo sempre più comune. Veniva utilizzato non solo per aprire bottiglie di vino, ma anche per aprire medicinali, profumi e inchiostri.
ll Museo del cavatappi in Italia.
Se volete acquisire ancora più nozioni sulla sua storia, sui suoi utilizzi nel corso degli anni o varie curiosità a riguardo varrà la pena fare un tour nella città di Montecalvo Versiggia, in provincia di Pavia, dove è possibile visitare il museo del cavatappi.
