In questa frase di Ernest Hemingway, si riassume l’essenza del nostro lavoro e della nostra passione.
E ora arrivati ad Ottobre, dopo una bella raccolta, la nostra attenzione è tutta dedicata ai lavori in cantina…andiamo a fare il vino!
Il mosto ottenuto con l’uva pigiata e non ancora fermentata, è ora nei tini. Rappresenta la prima parte della vinificazione. Un succo dolce, denso e opaco, che con la fermentazione si trasformerà in vino.
Nella vecchia tradizione contadina, il mosto si otteneva con una pigiatura molto particolare, la pigiatura dei piedi. I contadini pigiavano l’uva direttamente in un tino aperto, il prezioso succo veniva poi raccolto in una vasca. Naturalmente oggi la pigiatura avviene con mezzi meccanici e non più così…ma sono convinto che i clienti sarebbero curiosi di vederla!
La fermentazione, alcolica e malolattica, è la seconda parte della vinificazione. Un lungo viaggio durante il quale i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol etilico e anidride carbonica, dando vita al vino. Rappresenta una fase molto delicata che ci vede impegnati in controlli frequenti per verificare che tutto si svolga nei giusti tempi e con le giuste metodologie.
Dopo la fermentazione un vino è pronto per essere tagliato. Il taglio è il momento in cui noi scegliamo, in base ad i vini a disposizione in cantina, il gusto migliore e gli aromi migliori per il nostro vino.
Possiamo scegliere di non effettuare il taglio e conservare l’integrità del vino ottenendo quelle che viene detto “vino in purezza” , un vino senza tagli che rispecchia le caratteristiche predominanti del vitigno dal quale abbiamo ottenuto l’uva. Fase successiva, la scelta dell’invecchiamento. La pratica dell’invecchiamento serve per conferire maggiore struttura e maggiori aromi al vino.
L’invecchiamento può essere eseguito in diversi modi, il più comune è con l’ausilio di barrique o botti. Il vino viene lasciato in questi contenitori in legno per un tempo variabile a seconda del vino e del grado di tostatura del legno. Il vino ottenuto sarà strutturato e corposo ma anche delicato e morbido in bocca.
L’invecchiamento può essere fatto anche in bottiglia rispettando al massimo le caratteristiche del vino e preservando gli aromi naturali e originari. Nella nostra azienda abbiamo adottato questo invecchiamento per l’ Intenso della Marronaia 2010, in quanto volevamo che la tradizione e la genuinità fossero esaltate con un decorso di invecchiamento più naturale possibile.